martedì, marzo 13, 2007

Il sonno della ragione...non rigenera byte

La situazione si è fatta sempre più subdola e strisciante, oggi è un dato di fatto tangibile.
Ma la purga si somministra a piccole dosi...
Ed infatti, dopo le prime "sperimentazioni" di qualche anno fà, oggi siamo al "collaudo" non-ufficiale, domani arriverà "l'imposizione" esplicita.
Il motivo è semplice, pricipalmente coincide con l'avvento delle possibilità commerciali di convertire la Rete in uno "show business" mediatico multiformato.
IPTV e VOIP sono il pasto nudo, ma non il dessert.
E' una guerra di streaming. Ieri era lotta di frequenze e di classe.
La possibilità di veicolare flussi di introiti è direttamente proporzionale alla larghezza di banda attiva disponibile.
Ciò avviene in linea di massima punto/punto con saturazione di banda. E' ovvio che il valore commerciale della banda cresce e funziona se efficace nei tempi di risposta come nelle basse latenze.
Il sistema nervoso deve essere pronto, libero e recettivo.
Per poi occuparlo, riempirlo, saturarlo, pilotarlo.
Fruire di altri contenuti poco addomesticabili e liberi, è un costo che non genera flussi di cassa e rallenta la crescita commerciale della banda come linfa economica.
E' una catena di interessi estesa, si stà radicando, cresce a nostra insaputa, su di noi ha efficacia.
E' mass-media-customization, è passività digitale, è psychic-tv.
Il considerare certi contenuti illegali o deplorevoli, è un sistema semplice e collaudato per cercare di abolirli, estrometterli, dimostrando di non voler credere al valore che veicolano.
L'efficacia di questo metodo, è sostenuta dalla non-regolamentazione e disaccordo perenne, mantenuto appositamente tra le parti coinvolte nell'interesse.
Il non-accordo è funzionale, serve, e viene riversato hai naviganti, consumatori della rete, chiedendo risarcimenti, danni e rimborsi forfettari, andando a parare, in realtà, la loro volontaria inefficenza in fatto di modernità e democrazia digitale.
Ma nella società della comunicazione multi-tasking, dell'ubiquità e del tempo reale, si sà, l'informazione ha vita sempre più breve, e presto diviene memoria a breve termine, obsoleta, dimenticata, persa.
E dall'anomalia del sistema nervoso centrale, si passa alla piena accettazzione nella sua inibizione periferica permanente.

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lunedì, marzo 12, 2007

Adsl libertà limitata:blocco Emule Torrent P2P

Premetto...
in rete, su ipotetici blocchi, filtraggi, rallentamenti, limitazioni, decadimento velocità reti P2P usando presunti nuovi software in dotazione ai vari ISP, o legati a poco credibili mailware o attacchi massicci DOS persistenti su tutti i DNS e server nazionali ed oltre, se ne parla dal 2005, ma avendo assaporato personalmente il problema(su linea Alice2mb), effettuando test di ogni genere con Emule e Torrent ed altri software P2P, con varie configurazioni software e hardware,settaggi e tutto il possibile e provabile, effettivamente il dubbio,o la quasi certezza che qualcosa stia avvenendo ti assale...notte insonne dopo notte insonne,i dubbi si fanno granitiche certezze, e la banda degrada fino a bloccarsi.

Di documetazione,utenti perplessi e sensazioni vere o presunte,messaggi su praticamente ogni forum che tratti di questi argomenti si sprecano riguardo queste problematiche,spesso finiscono con la sola ostentazione di sapere tecnico fine a se stesso, altre volte si arriva al quasi-scontro di classe,altre volte le opposte fazioni si confrontano tra i sostenitori del boicottaggio come dato di fatto ed aquisito,ed i promotori della disinformazione galoppante, senza puntare al vero fine,evitando ogni conclusione,cioè la realtà dei fatti. A mio,e non solo mio avviso, i blocchi ci sono funzionano ed includono, chi più chi meno, ogni nostro fornitore di collegamenti ADSL, la rindondanza delle casistiche manifestate in ogni dove sul territorio Italiano,e le innumerevoli prove effettuate da tantissimi utenti,alle quali unisco per ultime le mie,le chiaccherate con vari call-center tecnici e meno-tecnici di rispettivamente: Libero,Alice,Tiscali,Tele2,Aruba mi confermano che queste limitazioni(possono essere di diverso tipo e genere ed agire in modo selettivo) effettivamemnte esistono,funzionano e sono già usate, in modo relativo ma crescente,da praticamente tutti i fornitori di collegamenti ADSL, Fastweb sembrerebbe escluso.

Sicuramente ci sono eccezzioni sia per ISP,sia per tipo di utenza,sia per provincia, che per orario, che per protocollo filtrato, limitato o bloccato,ma suppongo che questa tendenza e questi nuovi "freni" avanzeranno, silenziosamente,ogni giorno, i motivi potenziali di interesse ed economici che stanno portando a questo fenomeno generalizzato possono essere molteplici. Interessante sarebbe raccogliere esperienze dirette ma soprattutto dati, ufficilizzarli ed istituire magari una serie di test o routine,che diano maggiore chiarezza e riescano a verificare e mappare il fenomeno e la sua ampiezza, cercando di monitorarlo ed analizzarlo nella sua complessità,nonostante gli ISP ufficialmente neghino,apparte qualche sporadica e parziale amissione. Il problema è sempre lo stesso, libertà contro vincoli d'interesse, libera fruizione di idee e contenuti contro monitoraggio e monopolio forzato. Il sonno della ragione genera mostri...rallentamenti e disconnessioni.

p.s: ringrazio la redazione di Punto Informatico per l'attenta considerazione.

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venerdì, marzo 09, 2007

In Tesla We Trust...


Una citazione come omaggio a Nikola Tesla, uno dei più controversi scienziati ed inventori che sia apparso sul nostro pianeta a cavallo del '900, le cui teorie sono alla base di diverse innovazioni contemporanee. Le sue visioni ieri e le reminiscenze brevettuali di oggi, agitano e disturbano ancora la primordiale umanità termodinamica, oramai subordinata agli sgoccioli dell'antica linfa energetica.
Oltre ai suoi lavori sull' elettromagnetismo ed ingegneria, si ritiene che Tesla abbia contribuito in varia misura alla robotica, informatica, fisica nucleare e teorica.
Tolti i veli alla prima vera supercar commerciale elettrica marchiata TeslaMotors, nel blog annesso si parla apertamente del progetto nella sua complessità, e delle influenze teoriche e tecniche derivate dagli studi e brevetti sviluppati da Tesla oltre un secolo fà.

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venerdì, luglio 07, 2006

Who Killed the Electric Car?

Chi ha ucciso l'auto elettrica?
tante domande..."compromettenti" risposte,
per ora...
un conto alla rovescia per farla risorgere.

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